L’introduzione che segue è del 3 giugno, giorno in cui ho iniziato l’avventura di “100 giorni di felicità”. Oggi sono arrivata a quota 86 (battute finali…..). In questo articolo ripercorrerò i primi 30 giorni…..buona lettura!
Circa 1 anno fa mi era venuto in mente di annotare su un diario, quotidianamente, un piccolo, piccolissimo momento di felicità per ricordare, anche nei momenti più difficili, che ogni giorno può regalare un sorriso, in ogni giorno si può provare un attimo di benessere. Ma anche per tentare di fare una “catena” della felicità, un po’ come nel film “Pay it forward” (Un sogno per domani), in cui il bimbo protagonista mette in atto una catena delle buone azioni. Ovviamente quest’anno c’è stato qualcuno che ha realizzato sul web questa iniziativa, coinvolgendo milioni di persone mediante i social. Si tratta di una sorta di prova di resistenza, chiamata 100 DAYS OF HAPPINESS. Si descrive almeno un momento di felicità quotidiano per un periodo di 100 giorni(senza barare! e magari allegando una foto), cercando di non arrendersi e di raggiungere l’obiettivo finale! Il difficile sta nel trovare il lato positivo anche in giornate che di positivo apparentemente non hanno nulla! Che poi mi ricorda molto il motto della dolcissima Pollyanna, uno dei miei cartoni animati preferiti di quando ero bimba! Il suo papà, pastore protestante, le ricordava sempre quante volte (non mi ricordo il numero!) comparisse la parola felicità nella Bibbia. E mi sono detta: “Perché no? In fondo l’idea era già venuta a me!” E voglio condividere con voi questa piccola grande sfida….
Magari piacerà anche a qualcuno di voi!
LET’S START!
Giorno 1. Una mattinata produttiva al policlinico con la soddisfazione di aver formulato la corretta diagnosi/la prima scorpacciata stagionale di ciliegie!
Giorno 2. Serata di totale relax con candeline profumate, ascoltando la musica straordinaria di Giovanni Allevi(regalo prezioso….).
Giorno 3. Finalmente ho deciso di darci un taglio…..dal parrucchiere, ovviamente!
Giorno 4. Ricevere tanti complimenti, rilassarmi con un’interminabile dormita pomeridiana e trascorrere un’ora preziosa pregando davanti a TE.
Giorno 5. Pellegrinaggio a Roma da Papa Francesco, gioia ed emozione, stanchezza, caldo insopportabile. E………un abbraccio.
Giorno 6. Trascorrere una semplice serata a casa insieme ai miei fratelli e alle mie cognate.
Giorno 7. Scrivere, scrivere e ancora scrivere per dare spazio a tutti i pensieri che affollano convulsi la mia mente. Catarsi.
Giorno 8. L’attimo di felicità di oggi? Pensare che la giornata odierna volga al termine e che comunque vada il sole domani sorga ancora e anche per me.
Giorno 9. Finalmente assaggiare il Magnum “fai da te” al nuovo store di Napoli….Goduria, in 2!
Giorno 10. Sopravvivere ad una giornata allucinante. Sì, sopravvissuta!
Giorno 11. Ristrutturarsi per l’addio al nubilato della cognata con risultato finale soddisfacente visti i presupposti = trasformarsi da uno zombie ad un essere umano. Soddisfazione!
Giorno 12. Seguire la partita dell’Italia con due delle persone alle quali voglio più bene, crostone e birrozza fredda! Forza Italia!!!! (ora si può dire!)
Giorno 13. Passeggiare e ascoltare d’improvviso la flebile ma stridula vocina di un micino microscopico in cerca di aiuto, prenderlo per un attimo tra le mani, accucciarlo al petto, accarezzargli la testolina, ammirarne il pelo morbido e grigio e i teneri occhietti gialli. (La nota di tristezza è che non ho potuto portarlo via con me, che i miei genitori mi fanno, giustamente, volare dalla finestra, avendone altri due!)
Giorno 14. Concludere una giornata uggiosa con il mio gelato preferito….gusto stracciatella! Goduria pura!
Giorno 15. Iniziare a leggere l’ultimo libro di Isabelle Allende, dopo una sosta sul comodino di non ricordo più quanti mesi!
Giorno 16. CCA: coccole cosmetiche anallergiche=shopping compulsivo in parafarmacia!
Giorno 17. Dire tra sé e sé: “Marì, sì brav!”. Per la serie: Autostima a go-go. (quanno ce vo’ ce vo’)
Giorno 18. Vedere il fratello maggiore realizzare il suo sogno d’amore. Matrimonioooooooo!!!!! (e io una gran figa!)
Giorno 19. Indossare per la prima volta il mio nuovo capo vintage, ovviamente targato “La vie en rose”. Amore a prima vista.
Giorno 20. Trascorrere una domenica con il secondogenito e la mia adorata cognata, vabbè…Giuseppe e Maria Pia! Love!
Giorno 21. Sorridere con dei surreali messaggi audio inviatimi dal mio amico Sommaripa(a volte solo lui ci riesce!) e terminare una giornata faticosa fuori al balconcino in compagnia del succo di frutta a pera(non lo bevevo da una vita) e di una sigaretta. Va bene così.
Giorno 22. Oggi che l’Italia ha miseramente abbandonato il Mondiale il mio attimo di felicità è “rifugiarmi” in un ricordo pieno di emozioni, quelle del MIO Mondiale, USA ’94….perché in quei giorni il cuore batteva forte e grazie a Roby Baggio scoprivo cos’era il calcio….ancora i brividi sulla pelle, perché ci sono cose che seppure passate, basta un attimo e puoi risentire quel tuffo al cuore! Grazie, Roby!
Giorno 23. Dopo 3 giorni di reclusione da studio, il pensiero felice di oggi è avere la consapevolezza di passare la giornata di domani al policlinico. Non è una battuta!
Giorno 24. Poter scrivere il post “paura di amare” su ThinkPink.
Giorno 25. Dopo una settimana da urlo, felicità è prepararsi con un tocco di colore, vedere la tua gemella bionda e bere un buon cocktail! E parlare, parlare, parlare……
Giorno 26. Addormentarmi come una bimba ascoltando la mia registrazione dell’asma bronchiale, uscire a mangiare una pizza con le amiche sul lungomare, ricevere come omaggio dal pizzaiolo graffette con nutella e liquore alla liquirizia (il bacio se lo poteva risparmiare!).
Giorno 27. 1 anno dal concerto memorabile dei Bon Jovi a Milano: “Because we can the tour”, live in San Siro. Te ed io stellina mia! Ricordare questo giorno è davvero un gran bel momento di felicità!
L’attesa infinita, il countdown, la notte precedente trascorsa in ospedale con la speranza di farcela, la tua espressione sull’intro di “That’s what the water made me”, le più …belle ballate cantate a squarciagola per i nostri amori lontani, la gioia di stare insieme, l’idea di colpire il povero Tico con una bottiglia di vetro(essendoci sfuggito il farmacista!), la mancanza di Richie, i boccoli di David e il sorriso straordinario di Jon, le forze che venivano meno, la coreografia, il sudore e le voci roche, un ritorno da incubi, un sogno realizzato!
Sì, quella sera sono stata davvero FELICE!
Giorno 28. Per oggi mi accontento di essermi imposta di non rispondere a 10 telefonate di persone assillanti e scostumate. Ma se uno non vi risponde ci sarà pure un motivo, no?!
Profonda soddisfazione!
Giorno 29. Aver scritto il mio primo racconto breve da un’idea che mi è balenata per la mente ieri sera mentre stavo per addormentarmi. Non sono stata io a cercare la storia, è venuta direttamente lei da me. Senza un indugio, è scivolata fluidamente dalla mente sino alle dita….ha bussato al mio cuore e non ho potuto fare a meno di aprirle! è stata una sensazione straordinaria!
Giorno 30. Mangiare uno snack ai frutti rossi (da digiuna, sono uscita di casa senza aver fatto colazione) e fumare una sigaretta (la II^ della giornata) alle ore 14:30 godendomi un po’ di sole, sebbene al Policlinico, nel primo momento di pausa dopo 5 ore senza un istante di sosta. Mi sono sentita viva!
Continua con i successivi 30 giorni…….